IL PENALISTA TRA DEONTOLOGIA E PRASSI
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17.1.2019 Corso di Perfezionamento in diritto e procedura penale
IL PENALISTA TRA DEONTOLOGIA E PRASSI
Il prossimo 22 febbraio 2019 prenderà avvio il Corso di Perfezionamento organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche della Università fiorentina.
Il corso si svilupperà in 5 incontri pomeridiani collocati in cinque venerdì consecutivi, fino al 22 marzo ed ha ad oggetto temi di deontologia, che rappresenta un valore comune, che non può essere visto e discusso solo in modo settoriale, per cui le singole problematiche deontologiche verranno approfondite mediante il reciproco confronto (diretto, interattivo, immediato) tra studiosi, avvocati, magistrati e professionisti in genere.
Incontro di studio in materia di Diritto penale dell'economia
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L'incontro, che prende spunto dalla pubblicazione del 'Trattato di diritto penale dell'economia", diretto da A. Cadoppi, S. Canestra ri, A. Manna, M. Papa, si propone di affrontare alcuni ambiti tematici del diritto penale economico, provando a lumeggiare una, o meglio, più tendenze attuali della giurisprudenza nei più diversi ambiti di questo settore dell'ordinamento.
Dopo una introduzione di carattere generale, gli interventi si concentreranno in particolare sulla responsabilità da reato degli enti collettivi ex d.lgs. 231/01, sui reati fallimentari e sulla travagliata evoluzione giurisprudenziale della fattispecie di false comunicazioni sociali.
Quanto al primo ambito, si proverà a problematizzare l'efficacia della responsabilità (para)penale delle persone giuridiche come strumento di lotta alla criminalità economica; in seconda battuta, con riferimento in particolare al delitto di bancarotta, si avrà modo di apprezzare la recentissima evoluzione in chiave di pericolo concreto della fattispecie; infine, l'ultima relazione metterà a nudo il ruolo di vera e propria fonte del diritto assunto dalla pronuncia delle Sezioni Unite sul noto caso Passarelli, nel quale si è avuto modo di rivisitare la fattispecie di false comunicazioni sociali (per come emersa dalla riforma del 2015), ridisegnando del tutto i confini della tipicità dell'illecito.
Prendono parte all'incontro in qualità di relatori eminenti esponenti del mondo accademico italiano (Proff. Alberto Cadoppi, Adelmo Manna, Francesco Mucciarelli, Fausto Giunta e Michele Papa), nonché il Dott. Antonio Settembre, consigliere presso la Corte di Cassazione.
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Inaugurazione dell’anno giudiziario 2017. L'intervento del Presidente della Camera Penale di Firenze
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L'intervento del Presidente della Camera Penale di Firenze Luca Bisori in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2017
II Giornata dei braccialetti
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Lo stato di attuazione delle norme sui braccialetti elettronici
Camera Penale di Firenze - Fondazione per la Formazione Forense
Osservatorio Carcere dell'Unione delle Camere Penali Italiane
Mercoledì 30 novembre 2016, ore 14.30
Auditorium 'Adone Zoli' dell'Ordine degli Avvocati di Firenze
Eletto il nuovo Direttivo della Camera Penale di Firenze
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L'Assemblea dei soci della Camera Penale di Firenze, convocata in sede elettorale lo scorso 14 novembre per il rinnovo delle cariche sociali, ha eletto il nuovo Direttivo.
Luca Bisori è stato eletto alla carica di Presidente.
Lo spettacolo della colpevolezza
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Prassi, Media, Fiction
Camera Penale di Firenze - Fondazione per la Formazione Forense
Giovedì 17 novembre 2016, ore 15.30
Auditorium CRF, Piazza Carlo Magno
Per l'amnistia e l'indulto
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Unione delle Camere Penali Italiane
Osservatorio Carcere
L'Unione Camere Penali Italiane
per
l'amnistia e l'indulto
Le iniziative della Camera Penale di Firenze su LEX TV
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LexTV, la web TV dell'Ordine degli Avvocati di Firenze, ha dedicato ampio spazio alle più recenti iniziative della Camera Penale di Firenze.
Di seguito trovate i link ai servizi realizzati in occasione:
- della "II Giornata dei braccialetti",
- delle Elezioni del nuovo Direttivo.
"Il 'ricorso' in appello". Firenze, 23 marzo 2017
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Nuovo evento formativo organizzato dalla Scuola di formazione della Camera Penale di Firenze, in collaborazione con la Fondazione Forense, che si terrà il 23 marzo 2017, dalle ore 15.30 alle ore 18.30 presso l'Auditorium "Adone Zoli" in Firenze, Viale A. Guidoni n. 61.
Come saprete, le Sezioni Unite (sentenza 8825/2017) sono recentemente intervenute sulle cause di inammissibilità dell’appello: in particolare, la pronuncia ha posto fine al contrasto rilevabile nella giurisprudenza della Suprema Corte sul tema della specificità dei motivi di appello e dei poteri di declaratoria di inammissibilità delle impugnazioni, ai sensi dell’art. 591 c.p.p.
Tre infatti erano gli indirizzi esegetici presenti prima della pronuncia della Suprema Corte nella sua più autorevole composizione. Secondo una prima interpretazione, fondata sul favor impugnationis, i Giudici di legittimità sostenevano che l’inammissibilità dell’appello per genericità dei motivi doveva essere esclusa quando erano identificabili i punti cui si riferivano le doglianze e le ragioni essenziali delle stesse. Altra impostazione giurisprudenziale, intermedia, riteneva che era da ritenersi necessaria e sufficiente un’indicazione specifica dei punti della sentenza da riesaminare. Infine, il terzo indirizzo, più restrittivo – e accolto dalle Sezioni unite -, sottolineava la sostanziale omogeneità, quanto alla “specificità estrinseca”, dei motivi di appello rispetto a quelli del ricorso per cassazione.
La Suprema Corte incardina il proprio ragionamento su un’analisi sistematica: la causa di inammissibilità non si baserebbe tanto sul profilo sostanziale - ed evidente - della mancanza dei motivi (la c.d. “specificità intrinseca”), quanto sulla c.d. “specificità estrinseca”, cioè sulla esplicita correlazione dei motivi di impugnazione con le ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della sentenza impugnata (il che costituisce, com’è noto, uno dei requisiti di ammissibilità del ricorso per cassazione).
Sostiene in definitiva la Corte che i motivi devono indicare “specificamente le ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta” in relazione ai punti della sentenza. A niente varrebbe, in questo contesto, il richiamo al principio del favor impugnationis: tale principio, infatti, deve essere sempre bilanciato con la ragionevole durata del processo ex art. 111, comma 2, Cost., onde evitare iniziative aventi finalità meramente dilatorie; nondimeno, i principi di diritto espressi si prestano ad una strumentalizzazione capace di comprimere notevolmente l’accesso al secondo grado di merito.
L’incontro di studi mira a fornire un primo inquadramento giuridico della pronuncia delle Sezioni Unite e ad analizzare i possibili futuri scenari con i quali gli avvocati penalisti dovranno confrontarsi accingendosi a predisporre un atto d’appello.
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"Giudice penale e azione amministrativa"
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Firenze, 10 marzo 2017 ore 14.30-19.00
Auditorium di Sant'Apollonia - Via San Gallo 25/a
La febbrile stagione della "Corte del precedente"
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A proposito di falso in bilancio, trojan, rinnovazione della istruttoria in appello, impedimento del difensore ed altro.
Camera Penale di Firenze
Fondazione per la Formazione Forense
Lunedì 7 novembre 2016 ore 15
Auditorium Adone Zoli
Palazzo di Giustizia